Bruxelles, 2 marzo 2020 – Si è svolto a Padova un incontro tra Unioncamere Veneto e i rappresentanti politici regionali, finalizzato a sintetizzare le prime misure da proporre per tamponare le pesanti ricadute economiche dell’emergenza Coronavirus.
Questa la sintesi di Paolo Borchia, eurodeputato della Lega: “In primo luogo serve modificare la narrazione dell’emergenza verso l’estero, passaggio necessario per un’economia fortemente vocata a turismo ed esportazioni come la nostra. Assieme agli altri parlamentari presenti, metteremo in atto un’azione sul governo per porre in condizioni il sistema camerale di sostenere le nostre imprese in tempi brevi, ad esempio sbloccando le risorse delle Camere di commercio che potrebbero essere destinate alle aziende anziché alle casse dello stato in termini rapidi. Stiamo parlando di una cifra vicina ai venti milioni di euro. Inoltre” – continua Borchia – “la controversa obbligatorietà del revisore esterno deve essere posticipata; sono contrario al provvedimento e mi auguro che, almeno, la sua introduzione sia posticipata. Chiaramente, anche Ue e sistema bancario dovranno fare la loro, dimostrando la flessibilità che non hanno voluto praticare in questi anni. L’importante sarà muoversi in tempi rapidi”.
Di recente rientrato da Washington, Borchia spiega come negli Stati Uniti vi siano timori sulla diffusione del virus che, racconta l’europarlamentare veronese, “ho cercato in parte di calmare, fornendo un’immagine più rassicurante e realistica della situazione in Italia”.