Comunicato stampa
Bruxelles, 11dic – “L’ordinanza del Tirolo che dal 1 gennaio cambia le regole del transito notturno dei mezzi pesanti al valico del Brennero è un attacco all’Italia: un danno ingente all’export nazionale e al settore dell’autotrasporto, che mette a dura prova tutta la nostra economia. Situazione aggravata dalla scarsa incisività di Governo e Commissione, che non sono ancora riusciti a risolvere la questione”. Così Paolo Borchia – europarlamentare della Lega – in una conferenza stampa svoltasi a Verona, ha rilanciato uno dei nodi più spinosi sul fronte politico di questa fine 2020. Presenti la vicepresidente della Regione, Elisa De Berti, l’assessore al commercio del comune di Verona, Nicolò Zavarise e le associazioni di categoria Confartigianato e Fai.
Al centro del dibattito la decisione del governo del Tirolo, “palesemente discriminatoria” spiega Borchia, di vietare con l’inizio del 2021 il transito notturno dei camion, escludendo dal provvedimento solo i mezzi non inquinanti ad idrogeno, i full electric (che sono ancora dei prototipi) e persino i nuovi euro 6. “Una misura assurda, che però non vale per i mezzi austriaci e fino al 2022 per quelli in arrivo dalla Svizzera” precisa Borchia. “Il Brennero è il punto di transito del 70% dell’export nazionale, con 39 milioni di tonnellate di merci trasportate su strada per un valore complessivo di merci esportate di 90 miliardi di euro. Una misura che tra l’aumento dei tempi di percorrenza, i maggiori costi e la concorrenza delle aziende tirolesi causerà un calo della competitività con effetti pesantissimi sul settore dell’autotrasporto locale e nazionale”.
“Non è un problema tra Italia e Austria” riprende Borchia, coordinatore della Commissione Industria al Parlamento europeo, “è un tema che coinvolge tutta l’Unione, con una chiara violazione dei trattati. La Commissione ci ha già dato ragione a parole ma non è stata sufficientemente incisiva contro un provvedimento dannoso per l’Italia”.
“Ora” conclude Borchia “l’azione politica della Lega in Europa sarà quella di fare pressione coinvolgendo sul tema tutti gli stati interessati, chiedendo una risposta in plenaria su un evidente caso di malfunzionamento del mercato interno”.