Bruxelles, 17mag – “Dopo anni passati a fantasticare un’Ue prima della classe sul clima, stiamo arrivando al suicidio perfetto, consegnando alla Cina il futuro delle tecnologie per la decarbonizzazione”. Paolo Borchia – europarlamentare Lega/ID e unico coordinatore italiano in commissione ITRE – boccia le strategie per idrogeno ed integrazione dei sistemi energetici, presentate in apertura della plenaria dell’Eurocamera: “I dati di Wood Mackenzie parlano chiaro: su litio, batterie, solare ed auto elettriche i cinesi sono pressoché monopolisti; con una differenza: Pechino ha fissato il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2060, Bruxelles crede di essere pronta per il 2050, ma senza averne le tecnologie. Qualcosa non torna”.
“La leadership sul clima – continua Borchia – non si ottiene con le chiacchiere o con i documenti avulsi dalla realtà: l’idrogeno verde al momento non rappresenta una tecnologia pronta, quello europeo è un approccio che causerà grosse difficoltà per i Paesi che, come l’Italia, non hanno una produzione sufficiente di energie rinnovabili; il Ministro Cingolani ha parlato di 70 gigawatt aggiuntivi, dati che parlano chiaro: la legislazione dell’Unione deve aiutare gli Stati, non creare ulteriori ostacoli”.