Finanziamento a fondo perduto per sostenere l’imprenditoria giovanile in Europa e nel mondo
SINTESI
Uno dei denominatori che accomuna le generazioni di genitori e figli è la costante evoluzione del mondo del lavoro. Se pensiamo al percorso indicato dalla Comunità Europea con il Green Deal, appare evidente come (hashtag) #trasformazione rappresenti la key action volta a tutta una serie di ambiti come il digitale ed il green, che necessariamente avranno una ricaduta in termini di occupazione e tipologia di skills richieste.
Il recente rapporto Istat (ante Covid) vede come i numeri dei nuovi impieghi creati, al netto di quelli cessati, siano veramente esigui specie nelle regioni del sud Italia. Ricordiamo però come le percentuali diano una netta disparità di incremento occupazionale tra nord e sud Italia, anche se a livello nazionale non emerge una rapida curva ascendente che tutti ci auguriamo.
Visto l’aggravamento della crisi sociale ed economica causata dal Covid, questi dati potrebbero farci riflettere su come sia arrivato il tempo di lavorare sulle riforme strutturali del nostro sistema Paese che ci vengono richieste, per altro da anni, e porre particolare attenzione in settori chiave per il nostro futuro come l’impresa, l’Istruzione, la Ricerca & l’innovazione.
Il piano RRF, che dovremo presentare alla Commissione entro aprile 2021, potrebbe essere uno strumento ma ricordiamo sempre come una grossa fetta del budget sia rappresentata da prestiti e per questo motivo è fondamentale che vengano presentati progetti sostenibili e condivisi dalla più ampia rappresentanza degli italiani.
In questo contesto la next generation non può stare a guardare ma deve trovare una sua collocazione anche in ambito europeo e mondiale, laddove si sa che la competizione è davvero molto alta. La punta di diamante dei fondi europei per la formazione e lo scambio di buone pratiche è certamente il programma Erasmus+, che tra l’altro per il nuovo QF 2021 – 2027, grazie alle sue importanti storie di successo, può vantare un budget di 26 miliardi. Approfondiamo insieme Erasmus per giovani imprenditori e il programma Global.
Erasmus per Giovani Imprenditori è il programma di scambi rivolto a giovani imprenditori o aspiranti tali, finanziato dalla Commissione Europea e al quale partecipano i Paesi dell’Unione Europea. Il programma dà l’opportunità di fare esperienze d’impresa in aziende di altri Paesi europei, promuovendo e sostenendo l’internazionalizzazione delle start-up e la creazione di PMI grazie al trasferimento di conoscenze tra nuove realtà e realtà già consolidate.
I NUMERI
EYE che ha compiuto da poco 11 anni vanta numeri importanti in Europa:
- 21 mila domande presentate
- più di 7mila collaborazioni avviate
- 14mila imprenditori coinvolti in tutta Europa
IN ITALIA
- I neo-imprenditori che hanno aderito al programma provengono prevalentemente dall’Italia, seguita da Spagna, Romania, Grecia e Polonia. Gli imprenditori già affermati che hanno accolto i partecipanti, invece, sono soprattutto spagnoli, cui si affiancano italiani, inglesi, tedeschi e olandesi.
- I settori di attività hanno interessato soprattutto l’area dei media e della promozione, seguita da servizi educativi, edilizia, ICT e turismo.
- I partecipanti sono soprattutto neo-imprenditori (61%), in prevalenza uomini (52%). Le donne partecipano di più in qualità di nuove imprenditrici (48%)
- Partecipanti con un’attività già avviata (26%) che ospitano neo-imprenditori presso la propria azienda.
- Tra le regioni italiane i numeri di EYE dicono che il Veneto è la regione che promuove maggiormente il mondo dell’imprenditoria con 185 tra imprenditori affermati ospitanti.
BENEFICIARI
- Nuovo imprenditore: colui che ha costituito l’impresa nel corso degli ultimi tre anni.
- Aspirante imprenditore: giovane intenzionato a creare un’impresa e che ha già elaborato un Business Plan.
- Impresa ospitante: PMI di un Paese dell’UE.
L’abbinamento tra imprenditori sarà effettuato con l’ausilio di oltre 100 organismi intermediari, esperti nelle attività di sostegno alle imprese (ad esempio le camere di commercio, incubatori, centri di start-up, ecc) presenti in tutti i Paesi dell’UE. Le attività di questi organismi sono coordinate da Eurochambres, l’Associazione Europea delle Camere di Commercio e dell’Industria.
Budget: rimborso per il giovane imprenditore o aspirante tale secondo le tabelle stabilite dalla Commissione Europea
Durata: da 1 a 6 mesi
Per avviare la procedura di partecipazione ci si può rivolgere a un organismo abilitato.
Il modulo di partecipazione è disponibile sul sito www.erasmus-entrepreneurs.eu.
Documentazione richiesta di base
- Documento d’identità;
- CV e lettera motivazionale
- Business Plan
- Certificati di corsi e seminari sull’imprenditorialità
- Portfolio europeo delle lingue
PROCEDURA
- Nel caso di valutazione positiva della propria candidatura, il profilo del giovane imprenditore o aspirante tale, come per l’impresa ospitante sarà reso pubblico sul database della Commissione Europea e altri organismi intermediari potranno visionarlo in modo da poter procedere con eventuali abbinamenti.
- La contrattualizzazione avverrà, previa accettazione della Commissione Europea, dopo che le parti coinvolte avranno raggiunto l’accordo su ogni dettaglio dello scambio. Il rimborso spese è dovuto solo al nuovo imprenditore con modalità e tetti fissati dalla Commissione Europea.
A seguito del successo del programma Erasmus per Giovani Imprenditori, la Comunità Europea ha deciso di ampliare l’azione geografica del programma, lanciando un progetto pilota che permette ai nuovi Imprenditori di svolgere un periodo di scambio presso un Imprenditore ospitante localizzato ad Israele, Singapore e U.S.A. (Stato di New York e Pennsylvania).
L’EYE Global è un progetto pilota lanciato nel 2018 con durata biennale. Finanziato dalla Commissione europea, permette ai Nuovi Imprenditori – cittadini dell’UE- di arricchire le proprie competenze e conoscenze imprenditoriali attraverso uno scambio da 1 a 3 mesi presso un Imprenditore Ospitante, residente in Israele, Singapore e USA. Durante lo scambio, il nuovo imprenditore sarà affiancato dall’Imprenditore ospitante che condividerà la sua esperienza e i suoi consigli sul gestire una PMI o una microimpresa.
La Camera di Commercio Belgo-Italiana, partner del progetto, gestisce la selezione degli Imprenditori ospitanti in Israele e Singapore, e supervisiona lo svolgimento dello scambio. Il tutto con il supporto delle Camere di Commercio Italiane locali.
Gli Imprenditori Ospitanti sono selezionati sulla base della loro esperienza imprenditoriale, non inferiore a 3 anni, e sul loro vivo interesse a supportare il nuovo Imprenditore nel processo di approfondimento delle sue capacità imprenditoriali, condividendo con lui esperienze e consigli.
Per approfondire il programma Global clicca il seguente Link
PERCHÉ FARE SCEGLIERE QUESTI PROGRAMMI E FARE UN’ESPERIENZA PROFESSIONALE ALL’ESTERO:
FACCIAMO ALCUNI ESEMPI
- Imparare un’altra lingua, che nel business e non solo è fondamentale. Pensiamo a molti imprenditori che a causa delle barriere linguistiche rinunciano ad interi mercati.
- Guardare le cose da un altro punto di vista. Lavorare a contatto con un imprenditore di un altro Paese ci insegnerà molto sulla sua cultura, sul suo lavoro e sui suoi metodi, ciò ci permetterà di imparare un nuovo approccio al lavoro e soprattutto un metodo vincente.
- Espandere il proprio business su altri mercati. Questo tipo di esperienza può essere un ottimo trampolino di lancio per iniziare una partnership con un’impresa proprio nel Paese in cui ci si trova, poiché durante il periodo di permanenza il nuovo imprenditore sarà a contatto con tanti imprenditori e tante realtà diverse. In alternativa, l’imprenditore ospitante potrà essere comunque un’ottima referenza da inserire sul proprio curriculum.
In conclusione, è bene ricordare come per entrambi i programmi la Commissione Europea preveda dei rimborsi ai giovani imprenditori o aspiranti tali, sostegni economici e non stipendi.
Questi aiuti sono previsti con tariffe differenti per Paese ospitante e riportate nelle tabelle sui rispettivi programmi. Inoltre, un altro aspetto che vale la pena menzionare è quello di informarsi sull’assicurazione sanitaria da stipulare.
Per quanto nella maggior parte dei Paesi non sia obbligatoria e come cittadini italiani sia possibile accedere alle strutture sanitarie della Comunità Europea, nella maggior parte dei casi le cure mediche, se non dietro copertura, saranno pagate al 100% per quanto previsto dalle strutture sanitarie.
Hai dubbi sul bando o desideri ricevere maggiori informazioni? Scrivici a: progetti@paoloborchia.it