Bruxelles, 29 giu – “La transizione ecologica imposta da Bruxelles sarà pietra tombale per la competitività dei territori”. Paolo Borchia, europarlamentare della Lega, coordinatore per ID in commissione Industria, commenta l’intesa raggiunta dal Consiglio ambiente sul pacchetto Fit for 55 e le sue implicazioni per imprese ed occupazione.
“Nessun colpo di coda del buonsenso da Lussemburgo, diciassette ore di negoziato per certificare che neppure un periodo storico che richiede cautela e analisi basate sullo stato di avanzamento della tecnologia hanno portato ad un risultato accettabile. Uno schiaffo al principio di neutralità tecnologica, risposte vaghe alle tante domande su come elettrificare un continente, scarsa presa di coscienza del ritardo accumulato dall’Europa sulla concorrenza cinese e statunitense in termini di tecnologia e reperimento delle materie prime”.
“Realisticamente – conclude Borchia – servirà puntare alla revisione del 2026 per riportare il dibattito su termini accettabili e per evitare ulteriori stress per le economie europee, già provate dagli accadimenti degli ultimi due anni”.