Strasburgo, 4 ott – “Mentre in Italia c’è chi aspetta da Bruxelles soluzioni miracolose che molto probabilmente mai arriveranno, altri, come la Turchia di Erdogan, non paghi di una presenza militare importante in un’area strategica per l’Italia, siglano addirittura un memorandum d’intesa su energia e gas con la Libia. Proprio a due passi da quell’Italia che con fatica sta cercando e cercherà di garantirsi approvvigionamenti energetici adeguati per i prossimi inverni.
Esprimiamo forte preoccupazione per questa ipocrisia dilagante: il territorio libico, secondo le sinistre, sarebbe instabile al punto da non poter garantire un controllo adeguato dei flussi migratori e una collaborazione tra le autorità marittime, ma allo stesso tempo il suo Governo può stringere accordi sull’energia con Ankara, nuovo potere forte del Mediterraneo? È anche per situazioni come questa che auspichiamo che il Governo di centrodestra possa presto cominciare il suo lavoro. Sarà necessario rivendicare una presenza italiana forte e determinante in aree delicatissime dal punto di vista geopolitico.
Il commento del portavoce Ue su questa notizia è un timido segnale, ma le parole non sono abbastanza e da Bruxelles ci aspettiamo azioni più incisive. Altrimenti, continueremo ad assistere inermi al doppiopesismo nei confronti della Turchia su ogni fronte e, sul piano energetico, a continuare ad aspettare invano iniziative comuni e condivise, mentre ognuno tranne l’Italia pensa prima a difendere il proprio interesse nazionale”.
Così in una nota gli europarlamentari della Lega Marco Campomenosi (capo delegazione Lega) e Paolo BORCHIA (coordinatore Id in commissione Industria).