Roma, 05 ott -“Probabilmente la democrazia può fare dei passi in avanti in Ungheria, così come in tanti altri Paesi, ma gli attuali vertici dell’Unione europea sono gli ultimi che possono impartire lezioni. Fa sorridere, ma neanche tanto, che all’interno di questa Europa ci si dichiari preoccupati dai diritti delle minoranze quando, per primi in quest’aula, non si rispetta il pensiero di chi ha un’idea di Europa diversa.
È tutto drammaticamente coerente con la scellerata uscita della Von der Leyen che, a pochi giorni dal voto in Italia, ha minacciato di avere strumenti a disposizione qualora le cose andassero in una ‘direzione difficile’. È urgente una riflessione proprio ai fini della tenuta dell’Europa stessa: è più pericolosa l’aspirazione di governi democraticamente eletti di sottrarsi al pensiero unico dei nuovi diritti o piuttosto l’autoincoronazione della presidente della Commissione a guardiana dei Trattati in materie che i Trattati stessi non assegnano all’Unione?”.
Così Paolo BORCHIA, europarlamentare della Lega, nel suo intervento durante la sessione plenaria.