Strasburgo, 16 mar – “Al Parlamento europeo si parla di costruire un’Europa più competitiva, una frase accattivante che però si scontra con la realtà dei dossier che si affrontano ogni giorno, dove iniziano i problemi legati alla competitività. È da inizio legislatura che sentiamo dire che il Green Deal non avrebbe lasciato indietro nessuno, però i numeri affermano il contrario: solo poche settimane fa Ford ha annunciato il taglio di 3.800 posti di lavoro in nome della transizione all’elettrico, un dato preoccupante.
Si continua a insistere con un ecologismo militante che mette l’essere umano in secondo piano e non tiene conto che l’Europa va in una direzione mentre il resto del pianeta va in un’altra. Difficile essere competitivi quando le politiche dell’Ue sono così zelanti, pensiamo al clima, all’energia, facciamo una riflessione sul tema del regolamento sugli imballaggi che segue sempre lo stesso metodo, proposte fatte senza valutazione d’impatto, senza ascoltare le imprese, le stesse imprese che definiscono queste proposte sbagliate e pericolose. Il concetto di competitività piace a tutti i nostri imprenditori, però loro ci chiedono a gran voce di concretizzarlo, non di parlarne e basta”.
Così Paolo Borchia, europarlamentare della Lega, nel suo intervento durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo.