Verona, 21 mar – “E’ assolutamente necessario fermare lo stop ai motori benzina e diesel imposto dall’Unione europea, altrimenti nel nostro Paese sarà una vera e propria strage di posti di lavoro. È insensato continuare a bastonare le nostre imprese con una normativa cervellotica, l’Ue è responsabile di 7,5% emissioni a livello globale. Incredibile che certa sinistra abbia appoggiato la decisione scellerata di fermare le auto a motore endotermico dal 2035, senza tenere conto delle ricadute pesantissime sulle industrie – in particolar modo quelle italiane – anche in termini di crollo dei livelli occupazionali”.
Così l’europarlamentare della Lega Paolo Borchia, coordinatore Id in commissione Itre (Industria, ricerca ed energia), durante il suo intervento come relatore al Forum Automotive a Milano.
“Questo regolamento è semplicemente la forma sbagliata di un pericolosissimo ambientalismo ideologico; la sostenibilità ambientale è inutile se non viene accompagnata da quella economica e sociale. Competitività e posti di lavoro vanno difesi, non messi a repentaglio favorendo, per giunta, interessi di altri Paesi e della loro economia, in primis dalla Cina. All’orizzonte un futuro difficile perché l’auto o diventerà un bene di lusso per pochi o ci saranno in circolazione solo auto cinesi. A chi – conclude Borchia – in maniera miope e irrealistica appoggia un integralismo green che rappresenta un suicidio dell’Italia e dell’Europa, chiedo: in caso di un parco veicoli totalmente elettrico, come sarà possibile generare tutta l’energia che servirà?”.