Verona, 9 ott – “Verona bandiera nera della micro criminalità. La classifica del Sole 24 Ore che elabora i dati del Ministero dell’Interno in merito ai reati subiti e commessi nelle province italiane, vede la città scaligera tra le più pericolose d’Italia. La Verona della sinistra, rispetto il 2022 quando era 42esima, sale al 26° posto nella classifica di città più insicure nella quasi totale indifferenza della Giunta Tommasi che minimizza”.
Così gli esponenti della Lega: l’eurodeputato Paolo Borchia, segretario provinciale, Nicolò Zavarise, consigliere comunale, e Filippo Rando, responsabile cittadino del partito.
“Probabilmente per qualche sindaco vicino al Pd l’aumento dei reati è un buon segnale perché significa che più cittadini denunciano. Siamo al limite del troppo giustificazionismo. La verità è che questa triste posizione è perché chi delinque in città percepisce un clima di impunità. Un segnale negativo che conferma la necessità di un cambio di rotta sul tema della sicurezza. Come Lega abbiamo sempre avuto un atteggiamento propositivo suggerendo a Tommasi come affrontare il problema, come ad esempio tavoli permanenti, maggiori telecamere, applicazione del regolamento di Polizia Locale, il Daspo, il contrasto all’accattonaggio molesto, ecc… Il primo cittadino abbandoni gli approcci ideologici tanto cari a una certa sinistra: i veronesi, come tutti i cittadini d’Italia, chiedono legalità, maggiori controlli, che soggetti irregolari e i delinquenti vengano allontanati dalle vie e dalle piazze di questa città, periferie comprese. Tommasi faccia il suo dovere, serve un cambio di passo. Verona merita di meglio”.