Ue, Borchia (Lega – Gruppo ID), Net-Zero Industry Act, vincoli eccessivi a imprese

Strasburgo, 21 nov – “Gli obiettivi del regolamento sull’industria a zero emissioni nette, che mira a rafforzare la capacità Ue di produrre tecnologie a zero emissioni nette e la resilienza del suo sistema energetico, sono condivisibili, sulla carta. In realtà, al di là delle finalità e delle ambizioni di partenza, nei fatti emergono alcune criticità, a cominciare dal paragrafo 1 dell’articolo 18, differente rispetto al testo concordato dalla maggioranza, inserito a tradimento senza rispettare le normali procedure di negoziato, che rischia di imporre un contributo obbligatorio all’obiettivo di iniezione di Co2 agli operatori che vendono gas naturale nell’Ue, tra cui le piccole società energetiche che vendono gas naturale ai clienti finali, che non hanno competenze tecniche e mezzi per realizzare infrastrutture di stoccaggio del Co2 e per rendere disponibile capacità di iniezione né per loro stessi né per gli altri operatori del mercato. Vincoli eccessivi che non aiutano le imprese, ma anzi creano maggiori difficoltà: per questo motivo la Lega ha preferito astenersi”.

Così in una nota Paolo Borchia, europarlamentare della Lega, coordinatore Id in commissione Industria, Ricerca ed Energia.