Strasburgo, 6 feb – “Stranamente a 4 mesi dal voto in Europa iniziano a svegliarsi. La retromarcia di Ursula Von der Leyen sulla proposta sui fitofarmaci in agricoltura è un atto dovuto a seguito della votazione in Parlamento dove la Lega è stata determinate. Lo scorso novembre, infatti, il nostro voto contrario è stato fondamentale per la bocciatura del testo. Ma se a Bruxelles pensano di prenderci in giro si sbagliano: il ravvedimento di oggi non solo è tardivo ma, soprattutto, offensivo: la gente si rende conto benissimo che il cambio di rotta a pochi mesi dalle elezioni europee è strumentale”.
Così il segretario provinciale della Lega di Verona, l’eurodeputato Paolo Borchia, coordinatore ID in commissione ITRE e componente della commissione Trasporti Parlamento europeo.
“La Lega, e il risultato di oggi lo conferma, è al fianco degli agricoltori e ne sostiene la battaglia. Von der Leyen continua a sottovalutare la gravità della situazione e la Commissione europea non vuole rendersi conto che l’impostazione del Green Deal, strategia continentale e non globale, sta soffocando la competitività europea. La sostenibilità è obiettivo necessario, ma tempi e modi sono completamente sbagliati. Dall’auto elettrica alle case green è da folli pensare che la decarbonizzazione possa realizzarsi mettendo in palese difficoltà le nostre imprese. Contro gli errori della Commissione – conclude Borchia – continueremo la nostra battaglia a difesa di tutto il comparto agricolo e del Made in Italy”.