Auto, Borchia (Lega), piano Ue automotive insufficiente, serve radicale revisione

Bruxelles, 5 mar – “Il piano Ue per l’automotive è insufficiente. A dispetto di poche aperture come il rinvio delle multe e qualche annuncio di facciata, permangono gravi lacune denunciate da tempo dalla Lega, a cominciare dall’eccessiva enfasi sull’elettrico a discapito della neutralità tecnologica. Agli investimenti per le infrastrutture di ricarica non viene specificata una altrettanta attenzione per le alternative carbon-neutral come biocarburanti, che sono fondamentali per l’industria italiana. Inspiegabile che, a dispetto del calo nelle vendite di EV e della domanda debole, l’Ue continui a insistere sull’elettrificazione, peraltro con un approccio che punta solo sull’urbano dimenticandosi delle aree periferiche e rurali. Emerge una mancanza di chiarezza e ambizione nella revisione normativa, con il rischio di multe e sanzioni penalizzanti per i costruttori, senza alcuna soluzione o incentivo per il trasporto pesante. Con la solita iper-regolamentazione di Bruxelles, il piano si basa su sussidi e alleanze senza proteggere adeguatamente i produttori europei dalla concorrenza cinese, senza attenzione ai piccoli attori della filiera, e si rivela una del tutto inadeguata risposta alle sfide di competitività globale. Davvero questo documento risponde alle reali preoccupazioni dell’industria? Per noi è un no: se si vuole davvero difendere l’automotive, serve una radicale revisione, che ascolti in primis le esigenze del settore”.

Così Paolo Borchia, capo delegazione della Lega, coordinatore Patriots in commissione Itre.